Capolavoro di H.Melville : Bartleby lo scrivano

Questa sera ho deciso di raccontarvi,e soprattutto vi consiglio di leggerlo,un bellissimo libro,precisamente dello scrittore puro newyorkese Herman Melville.La storia è raccontata da un’avvocato che un giorno,aperto il suo ufficio legale,era in cerca di un copista e proprio per questo decide di mettere un’annuncio su un giornale.Il giorno seguente si presenta alla sua porta “un’immobile giovanotto” e subito compare la bravura di Melville nel descrivere le situazioni e lo presenta così,Bratleby come un ragazzo con un’immagine “pietosa nella sua dignità ed incurabilmente perduta”.L’avvocato lo assume subito perchè vede in lui una persona tranquilla e rispettabile.Il bello è che proprio durante primo giorno di lavoro,Melville si diverte a sottolineare la sua fermezza nel copiare “quasi in modo maniacale” per dirlo con parole sue.

Passa del tempo,ma la grandezza di Melville sembra mai finire : la bellezza e l’importanza che lui da ai piccoli dettagli è impressionante.Cosa succede…un giorno l’avvocato chiede a Bartleby di fare un lavoro un pò diverso dai tanti che svolgeva : controllare una copia.La risposta di Bartleby è strana,forse non proprio una risposta :”preferirei di no”.Preferirei non è di certo accostabile ad un “no” e ne ad un “si” e l’avvocato rimane impietrito per qualche secondo,ma decide di non prendere nessun provvedimento perchè il proprio lavoro lo svolgeva sempre in maniera esemplare.Stessa scena il giorno seguente e il datore di lavoro di Bartleby decide di licenziarlo : qui c’è quello che incepperà per sempre la vita del ragazzotto di new york. Il bello è che lui però risponde al licenziamento con lo stesso “preferirei di no” dei giorni precedenti.Non riesce a licenziarlo.Ci prova in tutti modi,l’avvocato,a sbatterlo fuori,prova addirittura a cambiare sede all’ufficio.Ma niente.

Alla fine Bartleby andrà in prigione.L’avvocato rimarrà però sempre attaccato alla figura di questo ragazzo e va anche a trovarlo in prigione e lui se la ride,non mangiando e ormai rispondendo solo con silenzio o con un “preferirei di no”.Chi era veramente Bartleby?Da dove veniva?

Questo Melville non li dice e finisce un libro strano,inconcluso quasi,con una grande uscita di scena che non sto qui a raccontarvi perchè vale DAVVERO la pena di leggerlo.

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